L'ovaio policistico

La Sindrome dell’Ovaio Policistico rappresenta una delle cause più comuni di sterilita femminile, è un disturbo caratterizzato da vari disordini endocrini che hanno la capacità di provocare una condizione caratterizzata da anovulazione cronica (mancanza di ovulazione) e iperandrogenismo (eccesso di ormoni maschili).

Questa sindrome è stata riscontrata in circa il 5-10% della popolazione femminile in età fertile ed è senza dubbio l’alterazione endocrina che si riscontra più frequentemente nelle donne meridionali durante gli anni della vita riproduttiva.

La Sindrome dell’Ovaio Policistico si manifesta con segni clinici, alterazioni ormonali ed alterazioni ecografiche quali:

1. disturbi dell’ovulazione ed irregolarità del ciclo mestruale
2. livelli elevati di ormoni maschili che si manifestano con ipertricosi, distribuzione del tessuto adiposo di tipo maschile, acne, alopecia
3. evidenza nelle ovaie, all’ecografia pelvica, di microcisti.

La Sindrome dell’Ovaio Policistico è quasi sempre associata alla insulino-resistenza.

Studi recenti condotti in diversi centri italiani e stranieri hanno dimostrato che i farmaci che abbassano i livelli di insulina, come il Mio-inositolo, rappresentano nuove terapie per ripristinare l’ovulazione spontanea nelle donne affette da ovaio policistico. Tali studi hanno dimostrato che il Mio-inositolo, grazie alla sua capacità di aumentare la sensibilità all’insulina, ha effetti benefici sull’ovulazione in donne con sindrome dell’ovaio policistico e più in generale in donne con difficoltà ovulatorie.

Pur non potendolo definire propriamente una vitamina, l’inositolo può essere considerato un fattore vitaminico appartenente al complesso B. Il suo ruolo biologico è di controllare il metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Nei casi di insulino-resistenza o di diabete di tipo II, l’inositolo contribuisce a migliorare l’utilizzo degli zuccheri da parte delle cellule; tanto che può risultare utile per correggere i meccanismi fisiopatologici alla base delle alterazioni metaboliche e riproduttive connesse alla sindrome dell’ovaio policistico.

Il mio-inositolo, che si trova in molti alimenti come nei cereali, nelle noci, nella frutta specialmente in meloni ed arance ha dunque effetti positivi nelle donne che hanno difficoltà ad avere una gravidanza.

Attualmente in base ai dati a nostra disposizione sull’azione e l’effetto del mio-inositolo, si sa che è un importante costituente del microambiente follicolare, e che gioca un ruolo determinante nella maturazione dell’ovocita. Infatti, nelle tecniche di Fecondazione Assistita, la supplementazione di mio-inositolo è positivamente correlata ad una migliore qualità degli ovociti e degli embrioni da essi ottenuti.

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