FIVET

Nella FIVET le ovaie vengono stimolate con opportune terapie ormonali e le uova, prelevate sotto guida ecografica per via trans vaginale, vengono fecondate al di fuori del corpo della donna “in vitro”. Gli embrioni così ottenuti vengono trasferiti successivamente in utero.

La FIVET è una tecnica che consente il trattamento di diverse condizioni di sterilità, sia femminile (difficoltà ovulatoria, ostruzione tubarica, endometriosi, ecc..), sia maschile (oligospermia lieve o moderata), sia nella infertilità idiopatica (senza una causa apparente) e nei casi in cui precedenti cicli di trattamento di I° livello (Inseminazione Intrauterina) non abbiano dato risultati.

In via preliminare viene eseguita prima una soppressione e poi una stimolazione ormonale delle ovaie in modo da ottenere una crescita multipla di follicoli. La crescita follicolare multipla consente di ottenere, in un singolo ciclo, un buon numero di ovociti e quindi di embrioni (almeno due o tre), per aumentare le probabilità di ottenere la gravidanza.

Durante la fase di stimolazione, la crescita follicolare viene seguita tramite esami seriati ecografici e/o ormonali, al duplice scopo di determinare il momento più appropriato per il prelievo degli ovociti ed evitare una eccessiva stimolazione. Nel momento in cui un numero sufficiente di follicoli raggiunge un diametro di 16-18 mm, viene indotta la fase finale di maturazione follicolare tramite la somministrazione dell'ormone HCG.

Dopo circa 33-34 ore dalla somministrazione di HCG, gli ovociti vengono prelevati tramite un ago attraverso la parete del fondo vaginale, sotto controllo ecografico. Nello stesso tempo al partner maschile viene chiesto di donare un campione seminale con il quale, dopo opportuna preparazione, vengono recuperati gli spermatozoi per inseminare gli ovociti. L'inseminazione viene effettuata ponendo a contatto ogni ovocita con circa 50.000 spermatozoi per circa 16-18 ore, quindi si procede ad una prima valutazione degli ovociti inseminati e quelli che mostrano segni di normale fecondazione vengono mantenuti in coltura.

Transfer Embrionale
Di solito, il trasferimento degli embrioni in utero (Embrio-Transfer) viene effettuato due-cinque giorni dopo il pick-up. Il transfer dura pochi minuti, e consiste nel depositare gli embrioni nella cavità uterina per mezzo di un sottile catetere. Non è necessaria l’anestesia. Al termine della procedura la paziente rimane distesa una-due ore e poi può tornare a casa.

La maggior parte dei transfer vengono effettuati dopo tre giorni dal pick-up, quando gli embrioni si sono già sviluppati in organismi di otto cellule. In alcuni casi però può essere più vantaggioso effettuare il tranfer il quinto giorno quando gli embrioni sono nella fase della blastocisti. Il numero di embrioni da trasferire è determinato da diversi fattori, come l’età della paziente e dalla quantità e qualità degli embrioni prodotti. Anche l’esito del trattamento dipenderà sia dalla qualità degli embrioni che dalla capacità dell'utero di accoglierli.

Trascorse circa due settimane dal transfer si esegue un test di gravidanza. L'esito del trattamento è evidenziato dalla presenza dell’ormone ß-HCG nel sangue materno, ormone prodotto dall'embrione impiantato.

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